sabato 19 aprile 2008

LA PAROLA


PAROLA che l’amor da la rotonda
bocca mi versa come unguenti e odori;
Parola che da l’odio irrompi fuori
fischiando come sasso da la fionda;


sola virtù che da la carne immonda
alzi gli spirti e inebri di fulgori;
o seme indistruttibile ne’ cuori,
Parola, o cosa mistica e profonda;


ben io so la tua specie e il tuo mistero
e la forza terribile che dentro
porti e la pia soavità che spandi;


ma fossi tu per me fiume tra i grandi
fiumi più grande, e limpido nel centro
de la Vita recassi il mio pensiero!


GABRIELE D’ANNUNZIO

1 commento:

gisella ha detto...

Vera, autentica la parola che giunge all'eternità dei cuori...lui, sì era molto bravo.