" Trovare che tutto è privo di fondamento e non farla finita, non è un'incoerenza: spinta all'estremo, la percezione del vuoto coincide con la percezione del tutto, con l'ingresso nel tutto. Si comincia finalmente a vedere, non si va più a tentoni, si è più sicuri, più forti. Se c'è una possibilità di salvezza fuori dalla fede, si deve cercarla nella facoltà di arricchirsi al contatto con l'irrealtà. Anche se fosse un inganno, l'esperienza del vuoto meriterebbe sempre di essere fatta. Ciò che essa propone, ciò che tenta, è di ridurre a niente la morte e la vita, al solo scopo di rendercele tollerabili. Se qualche volta vi riesce, che possiamo desiderare d'altro? Senza di essa, nessun rimedio all'infermità di essere, nessuna speranza di poter reintegrare, non fosse che in alcuni rapidi istanti la dolcezza di prima della nascita, la luce della pura anteriorità. "
E.M. Cioran
4 commenti:
Allora sono molto ricca e fortunata: è un'esperienza che, a modo mio, ho fatto spesso.
Buon compleanno, Saverio.
Saverio, ci sei?
saverio dove sei finito?
:-) Rimbalzina
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