martedì 12 giugno 2007

ALIENO


Estraneo alla mia casa.
Come nato da un seme spurio,
preferisco storie apocrife,
fatti contraddetti,
lati oscuri e impietosi.
Declamo l’impronunciabile,
amo il grottesco celato,
gusto il sapore del vento,
ascolto il suono dei colori.
Solo Amore e Conoscenza
percorrono liberi i miei tubi di sangue.
Occhi profondi e parole non dette
sono per me la risposta.
Sento il peso del pensiero millenario
e della violenza primordiale.
Sono un naufrago genetico,
una collezione vivente di geni strampalati,
una wunder kammer imbarazzante.
Osservo ogni giorno la vita
per la prima e ultima volta.
Alieno, cerco uno sguardo da incrociare
in cui poter riflettere la mia solitudine,
quegli occhi, finalmente, saranno
la mia casa.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

E, che tu possa trovarla...la tua casa, adorna di fiori di primavera e profumata di essenze orientali.

Dyo ha detto...

Come critico valgo poco, forse valgo poco e basta.

*
Appropriata la foto di uno stralunatissimo Dalì, fra l'altro.

Anonimo ha detto...

Troppo vera, i sentimenti son nobili, nella tua perfezione di scrittore-poeta. Maria