sabato 24 marzo 2007

SQUIRTING CHAT



Ada vive a 50 km da me, è mia coetanea, separata con tre figli in età universitaria e lavora come impiegata INPS. I primi contatti in chat e via mail sono serviti ad instaurare un rapporto simpatico ma molto superficiale. Dopo due giorni, in chat, comincio ad osare facendole domande su come porta le unghie, su come sono i suoi lobi delle orecchie, le caviglie e l'ombelico. Giunto in zona ombelicale l'ambiente si riscalda ma io non vado oltre, preferisco insistere su quel finto buco che mi è tanto simpatico. Ben presto l'indagine sulla cavità ombelicale diventa una d'annunziana metafora sulle misteriose e magiche cavità femminili e a quel punto Ada mi offre (non petita) il suo numero di telefono ed il recapito MSN Messenger. Io mi guardo bene dall'usare il telefono e proseguo la chat in ambiente Messenger dove ho la sorpresa di poterla vedere: Ada è un'esperta di webcam!!
Devo dire che è proprio una bella donna, giunonica (io amo le donne giunoniche), con degli occhi molto magnetici. Il passaggio da una chat all'altra ha raffreddato un pò la conversazione, così decidiamo di risentirci più tardi. E' puntualissima all'appuntamento e noto con piacere che le sue spalle sono nude, tranne due sottilissime spalline bianche. La mia modesta ma consolidata esperienza mi dice che sono spalline di reggiseno......Avanti Savoia!!!! Senza più alcun genere di indugio o di doppio senso le impongo di farmi vedere come lo calza scoprendo con estatico stupore che si tratta di una quinta misura tendente a strabordare...Confesso che la vista di quelle superbe, morbide colline mi ha fatto un effetto che andava al di là di ogni immaginazione. E non stava ferma, si metteva di profilo, davanti, avvicinava ed allontanava la cam appoggiava i tettoni sulla scrivania, muoveva il busto come fanno le danzatrici del ventre....Uno spettacolo, insomma. A quel punto non potevo fermarmi e l'ho pregata di toglierlo (non riuscivo a digitare correttamente così è venuto fuori: toglietetelo!) ma lei ha capito lo stesso accontentandomi immediatamente. La mia posizione era a metà strada tra il guardone onanista e lo spettatore di una finale di calcio: "dai muoviti! non di là non si vede niente, gira a destra, sbatacchiati le tette, ora sei fuori fuoco!!! Parlavo con il monitor...All'improvviso, finisce tutto:"scusa, scusa è rientrato mio figlio". Ma come..porco giuda! E ora? "ci vediamo domani alla stessa ora, avrò una sorpresa per te..." E chiude il collegamento.
E' stata un'esperienza unica, la prima di questo genere: ho passato il resto della giornata a parlare con me stesso.

Sono le 15,30 e Ada non si fa vedere, e dire che questa volta mi sono attrezzato per bene: bicchiere di limoncello con ghiaccio, portacenere pulito, penna nuova e carta, fazzoletti di carta formato famiglia e asciugamani pulito. Il caldo pomeridiano mi invade di un torpore strano, cado in uno stato di dormiveglia per me del tutto inconsueto. Un trillo, due trilli...e ripiombo rincoglionito nella realtà, sono le 15,45 e Ada è lì che mi aspetta. Una scarica potente di adrenalina attraversa tutto il mio corpo e con movimenti inconsulti cerco di accedere al collegamento, non so quali tasti pigiare...sul monitor si susseguono in rapida successione files d'archivio di ogni genere, per cercare di connettere ho la pessima idea di ingurgitare il bicchiere sulla scrivania. Un consiglio: quando preparate il limoncello con ghiaccio bevetelo subito altrimenti si trasforma in un liquame gelido color pipì con effetti vasodilatatori devastanti. Finalmente sono collegato con Ada! Mentre ammiro soddisfatto il suo bel viso rubensiano comincio a sudare come un turista in una sauna finlandese, dalla nuca cola abbondante il sudore incanalandosi lungo la schiena verso mete posteriori fino a fermarsi e a tracimare in una zona ad alto rischio pruriginoso. Ma l'entusiasmo è troppo forte ed incomincio a chattare noncurante degli strafalcioni che scrivo:"fikalmente (lapsus freudiano) ti aspettao, erro (altro lapsus) in penzziero!!". Evidentemente Ada è in una situazione di grazia ormonale e non ci fa caso:"ho aspettato di essere sola in casa, ho un regalo per te". L'immagine sul monitor non è più la stessa, penso ci siano problemi di collegamento e intanto lei scrive:"ti piace?". Ma cosa dovrebbe piacermi? L'immagine è rossa e nera e non sta mai ferma! Poi all'improvviso vedo il suo dito indice che vaga ritmicamente su e giù per l'immagine...Ma allora sto assistendo ad un ditalino in diretta con zoom macro! Mi sforzo di ricordare (con una certa difficoltà, considerato il tempo trascorso dall'ultima incursione ravvicinata in quella zona) l'anatomia topografica dell'unica cosa per cui ogni uomo sarebbe disposto a tutto. Mi sembra di essere Piero Angela in quei viaggi impossibili nel corpo umano. E lei continua:"dimmi ti piace?", in quel momento mi viene spontaneo di digitare:"URCA! Ma tutti quei peli disturbano un pò", l'immagine cambia repentinamente, vedo i suoi occhi liquidi pervasi di divertito stupore:"ti piace rasata?". Non mi aspettavo questa domanda così rispondo sinceramente senza riflettere:"sì mi piace tantissimo", "aspetta allora...", la sua immagine scompare e viene sostituita da una clip dove due grosse labbra femminili sono impegnate in una frenetica fellatio di un membro di dimensioni sovrumane. Passano dieci minuti, io nel frattempo do fondo ai fazzoletti e all'asciugamano, l'immagine cambia, ha posizionato la webcam nel modo migliore, ora vedo la sua metà inferiore allargata sulla poltrona con le gambe divaricate e le mani che spalmano il pube di sapone... E' tutto chiaro, sto per assistere, per la prima volta, e in diretta, ad una rasatura pubica. Si alza, si avvicina alla tastiera e mi chiede:"ti piace così, francesco?", ed io, al settimo cielo, le rispondo:"si,si, procedi, chiamami Figaro..."
"Figaro? ma non sei Francesco?", io allucinato rispondo"volevo dire Figaro, il barbiere di Siviglia, sai l'opera", "bugiardone!, ti chiami Figaro o Francesco?" a questo punto ho realizzato che se voglio vedere lo show bisogna chiudere questa patetica parentesi "scherzavo, non Figaro ma Sigaro, ora ce l'ho duro come un sigaro cubano!", "caro, ora ti faccio vedere". Riprende il suo posto e ricomincia a smanettare col sapone. Nel ritornare in postazione ho la possibilità di vederle il culo, ragazzi...quello non è un culo è una cattedrale romanica, un'architettura biologica, è una prova dell'esistenza di Dio, è un urlo di gioia....Con le sue mani di donna matura, ma ancora memori della passata leggiadra incoscienza, si rade completamente. Si alza scomparendo dal video per qualche minuto, già io fremente sto pensando ad un interminabile bidet...Invece no, prende la camera e ricomincia lo zoom macro show. Osservando penso: il lavoro è proprio perfetto! L'immagine più poetica che in quel momento è giunta alla mia mente è stata quella di un'ostrica, la regina del mare che conserva, serrato, nel proprio scrigno una promessa di inebriante e succulenta felicità. L'immagine cambia, lei ritorna alla tastiera e mi sussurra:"ora mi devi chiamare", confuso per quel cambio di fronte improvviso, le rispondo senza pensare: "sì, ti voglio chiavare tutta!", "no, no, mi devi chiamare" e io "sì,sì, ti chiavo fin nel cervello!" e lei stizzita "francè prendi il telefono!". Ancora una volta mi sento un totale imbecille, non avrei mai pensato ad una boccaccesca accoppiata audio-video!! Cerco il numero.. ma quale sarà? Davanti a me sul foglio pieno di appunti di ogni genere ci sono diversi numeri, in fondo si staglia una magica successione cabalistica con l'annotazione "YUM!!", è quello.
"Francè, finalmente...cosa vuoi farmi?" mentre nella mia mente si susseguono vorticose immagini di posizioni improbabili, balbetto "vorrei leccarti tutta..", "io ti succhio… come vuoi scoparmi?" con una voce roca ma chiara, mentre la guardo smanettarsi la passera sorridente (per la prima volta ho visto una passera sorridere), ed io "cosa vuoi che ti faccia?", "mi piace tanto prenderlo..in culo" Quell'opera d'arte, quel baule rococò si agita davanti ai miei occhi con movimenti ritmici ma sinuosi, il mio stato marmoreo si sta tramutando in un inno ascensionale alle bellezze del creato...Sono stupefatto, sembra che il mio attributo abbia il turbo..continua a crescere al di là di ogni mia segreta immaginazione. Come ha scritto Oscar Wilde: "Posso resistere a tutto tranne che alla tentazione", a quel punto il nostro luogo di incontro virtuale si è trasformato in un'alcova segreta dedicata alla pratica del più sfrenato autoerotismo. Giunti all'apice del parossismo, tra sbuffi, lamenti, parolacce e ululati compare dal nulla Briciola, la mia gatta, che mi fissa con curiosità, come solo i gatti sanno fare.
Io stravolto e preso da una certa vergogna le ordino "giù, scendi giù, gattaccia!" e Ada col telefono in una mano e l'ostrica ormai scardinata e grondante nell'altra sussurra "miaooooo, vengo porcoooo", quell'equivoco mi procura una contemporanea risata e scarica liberatoria. E come disse il Sommo Poeta: "caddi come corpo morto cade".

Vi è mai capitato di trovarvi in uno stato di assorto stupore, sudato, con un gatto sul petto che fa le fusa, i pantaloni scaduti, un telefonino che manda a ripetizione messaggi di credito esaurito, una donna nuda che vi guarda dal monitor salutando con la mano e mandando bacini?? Posso assicurare che non è una bella situazione. Non so cosa fare per prima e pensandoci non faccio nulla...Poi l'unica cosa che mi viene è ricambiare i saluti, ma chi saluto, il monitor?? Ci pensa la fedele Briciola a darmi una mossa, infilandomi le unghie nel basso ventre! Proprio in una zona che, dopo certi momenti, per un uomo è sacra, è tabù inviolabile, è desertica pianura arroventata dal sole, desiderosa solo di essere inondata da fresche acque ristoratrici. Mi alzo, stacco ogni collegamento con l'esterno e rimango sotto la doccia per venti minuti...Ripensando a tutto, con l'acqua che ridona la perduta coscienza, mi sale lentamente ma implacabile un moto dell'animo che presto diventa una fragorosa inarrestabile risata. Ora sono calmo, mi dico" è stato un sogno, un'esperienza unica, ormai conclusa..." Ritorno nello studio per ripulire tutti i resti di quella folle avventura, il cellulare, che ora può solo ricevere, mi segnala un sms: "ciao porchissimo, come stai??". Non posso rispondere al messaggio, posso provare a vedere se è in linea col pc, ma devo farlo? Mi chiedo e intanto osservo la gatta che si è adagiata sulla tastiera, sembra che dica "lascia stare, sei stato già abbastanza penoso per oggi". Ad essere sincero è quel "porchissimo" che mi intriga, sono curioso di sapere cosa sta pensando di fare la mia dea cibernetica, la vestale di misterici riti orgiastici virtuali, colei che, prima ed unica, mi ha dimostrato che anche il computer ha il culo... Briciola capisce subito ed abbandona la stanza con malcelato disgusto. Mi rimetto all'opera e stabilisco la connessione, riprendo a volare verso il paradiso di Eros... Il collegamento video è istantaneo ma non vedo la mia nave scuola, la generosa dispensatrice di quel sedere che meriterebbe di diventare parco nazionale. Dopo qualche secondo di perplessità mi accorgo che è lei, ora ha i capelli raccolti ed inforca un paio di occhiali da vista, "ci sei, uccellone?", "si, si,sono qui" digito ancora sorpreso dal nuovo look. "Ora che si fa?", "potremmo incontrarci, se la cosa ti va" ,azzardo io, pregustando una pantaguelica scopata reale. Non risponde, mi guarda enigmatica, sembra la Pizia di Delfi prima di emettere un tremendo presagio. Sorride e da quel momento esibisce un repertorio linguo-labiale da oscar del sesso orale, io, preso alla sprovvista come al solito, con gli occhi strabuzzati e mano tremante le dico "non ora, più in là, quando lo vorrai". Lei mi risponde, dopo aver ricomposto le labbra ed inghiottito il linguone che pareva un'anguilla paonazza, "no, non faccio queste cose, io"...."Ma come!! Stai scherzando, vero? Vuoi tenermi sulle spine..". Ora il suo viso non è più lo stesso, i tratti del suo volto si sono irrigiditi, lo sguardo ha assunto un aspetto severo, le labbra si sono assottigliate. Accidenti! ma non sta scherzando, dice sul serio! "Francesco, non mi piace scherzare su queste cose. Abbiamo giocato, ci siamo divertiti, se vuoi potremo rifarlo, sappi che sei il primo ad avere la seconda possibilità. Ma non mi chiedere più di vederci per andare a letto!!". Io, senza alcuna remora, ho replicato "ma certo! Ti prego scusami, avevo frainteso, sono stato maldestro a pensare che se una porcona si smenazza davanti a te agitando il suo culo a tempo di samba, vuol dire che è pronta a scopare! Per non parlare del pelo e contropelo, non ho capito che mi stavi dando lezione di estetista!". "Francesco, basta! Il gioco è finito! Chiudi, e non mi richiamare, sarò io a farlo." Fine del collegamento. Fisso il monitor senza vita, penso ad una pazza schizofrenica e ad un intelletuale credulone sempre arrapato, mi assalgono dei tremendi sensi di colpa, insorgo contro il perbenismo e l'ipocrisia, mi riprometto un futuro da duro e senza pietà, d'ora in poi non ci casco più. Mentre fumo boccate virili alla Humphrey Bogart, nell'angolo destro del monitor si apre una finestina colorata piena di farfalle: "ciao, sono Bruna, vuoi chattare con me?". Fisso quel piccolo rettangolo con fredda determinazione, "sì Bruna, ma figurati, vai a vedere e scopri che si chiama Sofonisba, un'altra alienata!", all'improvviso compare un secondo rettangolo colorato "ciao, sono Sara55, vuoi chattare con me?". Sara55, la ricordo, voleva a tutti costi darmi la ricetta del pasticciotto di Lecce, bè simpatica, ruspante direi. I due rettangoli tremano all'unisono, pare si siano messe daccordo per mandarmi un trillo simultaneamente. Simultaneamente...e perchè no? Potrei provare a pescare due cernie con un'esca sola...Nel monitor mi guardo riflesso, il vecchio satiro ricomincia la caccia: BANZAI!!!

2 commenti:

l'invisibilenelvisibile ha detto...

Mi piace la " conoscenza" come scoperta di tutto quello che ancora non conosco, mi piace e mi diverte leggere il tuo racconto molto curato nei particolari quasi a voler dire che quanto è accaduto a te e a molti uomini/donne avvolti dalla solitudine e da un vuoto affettivo/sessuale all’interno delle loro stanze, davanti ad un computer non sia una cosa molto normale.. . ma se non la troviamo normale cataloghiamola come trasgressiva, il piacere di provare emozioni diverse che appagano il piacere dell’autoerotismo e se il gioco delle parole è stimolare il desiderio di conoscenza, anche parlare di erotismo virtuale, argomento di per sè interessante, può aiutare.stellediunanotte

Anonimo ha detto...

cancella anche questo è meglio!