Nel cielo di una notte d’inverno mi perdo,
dal mio alito fumante salgono lacrime
e un gemito nascosto, silenzioso, senza perché.
Vento, silenzio, notte, stelle.
La vita si trascina algida e avara.
Le stelle seducono lo sguardo spingendo la vita
all’estremo limite del vuoto, invitano all’abbandono.
La luce siderale mi schiaccia al suolo, perdo l’equilibrio
fissando grumi lattiginosi di stelle distanti milioni di anni luce.
Osservo sbigottito il passato remoto che illumina il presente.
Stanotte, al supermarket del dolore ci sono i saldi.
dal mio alito fumante salgono lacrime
e un gemito nascosto, silenzioso, senza perché.
Vento, silenzio, notte, stelle.
La vita si trascina algida e avara.
Le stelle seducono lo sguardo spingendo la vita
all’estremo limite del vuoto, invitano all’abbandono.
La luce siderale mi schiaccia al suolo, perdo l’equilibrio
fissando grumi lattiginosi di stelle distanti milioni di anni luce.
Osservo sbigottito il passato remoto che illumina il presente.
Stanotte, al supermarket del dolore ci sono i saldi.
2 commenti:
Nel silenzio della notte tu odi il vento, nell'oscurità osservi il firmamento.
Sono spettacoli grandiosi dell'universo, che riempiono solo di gioia.
Sei solo con te stesso e puoi ammirare con la forza che solo i tuoi pensieri sanno darti la luce delle stelle cadenti.Dolce notte.
Spesso, molto spesso, al supermarket del dolore ci sono i saldi.
E sono saldi veri.
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