venerdì 20 aprile 2007

COME UNA NUVOLA




Come una nuvola, lontana
attraversi il cielo del mio giardino.
Oscurando il sole muti i colori,
rinfrescando l’aria plachi l’arsura,
passando maestosa riveli la bellezza impalpabile
delle tue volute ed il mistero del tuo ventre.
Guardo rapito e la tristezza m’assale.
Inadatto a vivere, impreparato a comprendere,
genufletto l’anima, rinuncio all’arena quotidiana.
Ma nell'aria sospesa e silente riprende la vita,
una farfalla volteggia, a sancire
la crudele bellezza del creato.

3 commenti:

l'invisibilenelvisibile ha detto...

...In effetti leggerla mette tristezza e non neghiamo che molto spesso è lei che ci tiene compagnia soprattutto la sera e le notti buie.
Ma è bella proprio perchè mette in evidenza la grande potenza dell'Essere superiore all'uomo che domina incontrastato l'universo .
Buonanotte.

Dyo ha detto...

Cose così si scrivono quando si provano certi stati d'animo. Credo di poterti capire.
Notte.

Unknown ha detto...

son passata dal tuo giardino,ma non ti ho visto.Volevo illuminare il tuo cuore e placare la tua arsura.Volevo scacciare la tua tristezza e condurti alla vita.Ho bussato alla tua porta...ma non mi hai aperto.