sabato 26 dicembre 2009

BUON NATALE BARTLEBY


Buon Natale Bartleby,
questi non sono auguri di circostanza, credimi. Sono fermamente convinto che la tua esistenza è stata, sia e sarà molto importante per molte persone, come lo è stata per me.
Grazie a te ho compreso il senso di quel sentimento che mi è ricorrente e che tanto spesso si affaccia alla finestra dell'anima come un'oscura presenza, come un ingombro imbarazzante: il senso di inadeguatezza, di profonda inutilità dello sforzo vitale, di consapevolezza del primato del nulla, il disperato desiderio di tirarsi fuori da un gioco inutile, dall'esito scontato.
Quel che rimane è la necessità di raccontare, di condividere con altri la propria sconfitta, di offrire all'umanità la propria versione, il personale resoconto di battaglie perse e di false vittorie.
Caro Bartleby, mi hai dato il coraggio di raccontare sogni e incubi, disillusioni e utopie, entusiasmi e tristezze di un destino beffardo dal quale non ci si può sottrarre.
Grazie a te ho compreso che la dignità di un uomo si misura in quante volte si è stati capaci di rispondere: "preferirei di no". Giacchè la negazione rimane l'unica opzione per chi, come noi, non vuole rassegnarsi a un destino scritto in un libro che non potremo mai leggere.

4 commenti:

il mio nome è mai più ha detto...

Ieri, a chi mi invitava per stasera, ho risposto:" Preferirei starmene da sola a casa mia", che è più o meno un "Preferirei di no".
Eppure erano i miei fratelli.
Ma stasera voglio starmene sola con me stessa: non so se mi servirà, ma è una cosa che sento.
Buon Anno, Saverio.

Saverio ha detto...

Ti auguro un anno ricco di cose belle e indimenticabili.
Ho raccolto il tuo invito al giochetto letterario per sfruttare l'occasione di scrivere due righe sul mio personaggio letterario preferito.

mariasole ha detto...

Vorrei tanto avere la possibilità di dirlo....ma purtroppo non sempre si può!!!
per quel che serve Buon Anno!

Saverio ha detto...

Grazie Mariasole,
tantissimi auguri anche a te.
Grazie per i tuoi commenti, mi auguro che anche per questo duemiladieci essi siano come in passato, frequenti e sempre pertinenti.
A presto.