mercoledì 30 maggio 2007

VITE PARALLELE


Condividere è difficile.
E’ come donare tutti i propri organi
e riceverne in dono i corrispondenti.
Monta lo straniamento
formando un lago di perplessità,
disagio, timore, imbarazzo.
Un lago vulcanico senza fondo,
uno stupefacente buco azzurro
specchio di nuvole misteriose.
Siamo come due canne lacustri.
Vite parallele che si sfiorano
avvolte da entropico affetto:
è la bellezza del Caos.


5 commenti:

Anonimo ha detto...

condividere ,secondo me ,è l'azione più bella del mondo
Sophiarosa

Anonimo ha detto...

Condividere è donare, e questo particolare momento è degli uomini innamorati.
Gli amanti sanno bene cosa sono le vite parallele che si sfiorano avvolte da un unico desiderio del donarsi furtivamente amore.
Solo chi ha vissuto queste particolari condizioni può capire la bellezza dei "momenti dedicati all'amore" e la sofferenza di "una unione mancata" ed apprezzare nella sua totale bellezza questa tua poesia.Buona Notte.Maria.

Dyo ha detto...

Bellissima e condivisibile, Saverio. E' proprio così: donare i propri organi e riceverne in cambio i corrispondenti.

Anonimo ha detto...

Di solito gli organi del corpo umano si donano a chi necessitano , per cui è assurdo pretendere di ricevere i corrispondenti.
Il dono dell'Amore è uguale solo chi ha amore può donare, chi invece dice di Amare deve fare una profonda riflessione prima di dire al suo partner "TI AMO".

Anonimo ha detto...

Penso che questa poesia abbia molte metafore e donare gli oragani non significhi solo donare organi,ma dare qualcosa e ricevere in cambio...diciamo che gli organi siano solo una metafora...comunque è molto bella questa poesia...