martedì 27 ottobre 2009

PER FAVORE, FATELO CURARE






La vicenda del Presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo ha lasciato sbigottiti moltissimi italiani. Non certo per l’argomento in sé, dato che gli italiani sono assidui consumatori del mercato del sesso, quanto per la portata economica della storia. Pare infatti che il Marrazzo avesse concordato con il trans brasiliano Nathalie un compenso di cinquemila euro. Una cifra assolutamente esorbitante se consideriamo che il caso D’Addario ci aveva informati sulle tariffe medie in uso ai massimi vertici istituzionali (mille-duemila euro, più cena di benvenuto), a questo c’è da aggiungere che, da un punto di vista estetico, passa una bella differenza fra le escort di Tarantini e i trans di via Gradoli: quella Nathalie ha la stessa avvenenza di Tarcisio Burgnich (uno dei più grandi terzini della storia del calcio) con parrucca e minigonna.
Evidentemente c’è qualcosa che non torna. Qualcuno potrebbe dire che non ci è dato di sapere quali fossero le performances concordate per quella cifra, la fantasia non ha limiti e nel sesso a pagamento la fantasia costa molto. Può darsi, ma considerando l’oggetto del desiderio viene spontaneo pensare a giochetti sadomaso con epilogo coprofilo e grappino finale, giusto per dimenticare. Sotto l’aspetto sociologico è ormai assodato che il popolo del centro destra è orientato verso il sesso ortodosso basato sulla trombata classica, mentre il popolo del centro sinistra è più aperto ad esperienze diverse basate sull’equivoca apparenza con “grande sorpresa” finale del genere “e questo dove lo mettiamo?”. Ma quello che urta tutti gli italiani è lo spreco, la mancanza di rispetto per il denaro. La colpa imperdonabile di Piero Marrazzo è quella di aver offeso tutti quei poveri lavoratori che durante la settimana fanno i salti mortali per risparmiare qualcosa da poter spendere, il sabato sera, lungo i viali delle periferie in compagnia di puttane nigeriane e viados con la voce baritonale. Naturalmente c’è anche qualche italiano, non molti a dire il vero, che tira in ballo la questione etica. La faccenda è abbastanza lineare: un politico eletto ha stretto un patto di fiducia col proprio elettorato ed ha il dovere di onorarlo prima di ogni altra cosa. Se invece il suddetto politico dimostra di essere un traditore (non onorando, ad esempio, il patto coniugale) distrugge la fiducia del proprio elettorato ed ha il dovere morale di dimettersi. A tutto questo si aggiunge anche il fatto che il fedifrago si è cacciato in una situazione in cui è diventato oggetto di ricatto e quindi ha perso la libertà di agire per mantenere gli impegni e le promesse elettorali, egli ha perso, in sostanza, il diritto di rappresentanza, che è alla base della democrazia.
Infine, last but not least, c’è lo specifico dell’uomo Marrazzo. Eletto alla massima carica regionale grazie anche alla sua grande notorietà televisiva: per anni ha incarnato il personaggio di paladino dei diritti dei consumatori, di nemico giurato di truffatori, imbroglioni e mistificatori di ogni genere. E invece è cascato come una pera cotta di fronte all’industria del sesso esentasse per finire nelle mani di veri e propri ricattatori. E non ci sarebbe da meravigliarsi se dalle indagini verrà fuori che la parola d’ordine che usava per entrare nella magione della brasiliana nerchiuta era: Mi manda Raitre.
È mai possibile che un uomo arrivi a farsi del male fino a questo punto? È mai possibile che un personaggio da carnevale di Rio possa obnubilare la mente di un uomo di cultura ed esperienza? Dobbiamo aspettare che qualche studioso pubblichi un saggio su politica e analità per capirci qualcosa o rimpiangere gli anni in cui Cicciolina era deputato della Repubblica?
In attesa di capire facciamo un invito alla famiglia e agli amici di Piero Marrazzo: fatelo curare.

2 commenti:

ap ha detto...

Ho apprezzato la tua analisi sul caso Marrazzo e sono rimasto stupefatto della imparzialità nel giudicare pesantemente anche un uomo di sinistra. Com'è mai possibile che uomini di questo genere possano occupare posti di governatore della regione Lazio senza che vi sia la complicità di una sinistra corrotta e depravata. Non ci sono limiti alle bassezze dell'uomo quando si perde la misura dell'uomo onesto e timorato di Dio. A presto.

Saverio ha detto...

Sono convinto che nessuno fosse al corrente delle segrete passioni di Marrazzo. Egli è stato candidato per la sua notorietà derivante dalle battaglie televisive a favore dei consumatori. Non dimentichiamo che la politica di tutti i colori è andata sempre a caccia di gente famosa.Non dobbiamo neanche dimenticare che il potere (e un presidente di regione è più potente di un ministro)va esercitato con grande attenzione poichè è molto vicino alla superbia, alla tracotanza e al delirio di onnipotenza.
Grazie per il commento.