lunedì 31 agosto 2009

QUARTETTO CETRA - I Ricordi Della Sera

RICORDO DI VIRGILIO SAVONA, UN GRANDE PROTAGONISTA DELLA CANZONE ITALIANA:

Chess Game.wmv

BISOGNA SAPER PERDERE

Geri s Chess game 1997 short pixar film

VITTORIA SICURA

Beyond the move - Pro chess movie

LA VITA E' UNA PARTITA

SCACCO AL RE




Il corso della vita è stato molto ben sintetizzato dalla più famosa partita a scacchi della storia del cinema (visibile anche come sfondo del titolo di questo Blog): la partita tra il Cavaliere e la Morte nel film di Ingmar Bergman “Il Settimo Sigillo”.
Si tratta di una partita che potrà essere più o meno lunga ma il cui esito è sempre lo stesso.
Ogni giocatore ha l’obbligo di andare sino in fondo col massimo impegno poiché, sebbene sappia sia una partita persa, la durata del gioco corrisponde alla durata del tempo che gli è dato da vivere. Capita che durante la partita il Giocatore abbia dei momenti in cui è in vantaggio sulla Morte, sia per numero di pezzi che per conquista di posizione. E ciò, metaforicamente parlando, rappresenta i momenti positivi della vita in cui il benessere materiale e spirituale è al suo apice. Altresì succede che, durante la partita, il Giocatore subisca il vantaggio della Morte, momenti in cui egli sia sotto scacco e debba pensare affannosamente a difendersi. Naturalmente in questo frangente si può parlare di situazione critica dove la minaccia si materializza in uno stato di debolezza psico-fisica. Questa è la fase in cui predomina lo sconforto, il pessimismo, il senso di fine imminente, il fallimento di azioni, idee e comportamenti. Ciò produce un profondo scoramento e alimenta quel senso di rinuncia alla lotta a causa della certezza dell’esito finale della partita; emerge potente la tentazione di abbandonare, di farla finita con quello stillicidio angosciante, ma anche per questa decisione ci vuole coraggio, quel coraggio che produce decisioni e azioni irreversibili, definitive. Ma, nonostante tutto, rimane una certezza: questa è l’unica partita che ci è stata concessa, non ve ne saranno delle altre e se è vero, come è vero, che è una partita persa, l’unica possibilità che ci resta è quella di fare di tutto affinchè sia una partita unica, memorabile, una partita di cui si parlerà e che potrà essere d’esempio per coloro che verranno: perdere sì, ma con stile, conservando l’onore fino in fondo. Non importa la tattica che si adotta, che sia un gioco di rimessa finalizzato a durare il più a lungo possibile o che sia un gioco d’attacco che punti a uno scontro breve ma estremamente intenso, lo scopo deve essere sempre e solo quello di vender cara la pelle.
La vita è avara di felicità e prodiga di sofferenze, non solo, essa si svolge, quasi sempre, fino al compimento di un paradosso estremo: quando arriva il momento in cui siamo più preparati a viverla, proprio allora essa finisce. Da ciò dobbiamo dedurre che la vita non ci insegna nulla, dato che quell’esperienza maturata nel tempo finirà con noi in pasto ai vermi e all’oblio. Non solo. Anche i rapporti affettivi subiscono questa sorte, poiché ci si mette del tempo a capire di aver scelto sia la persona sbagliata che quella giusta e tutto questo tempo è stato sottratto irreversibilmente sia alla ricerca di un’altra persona che all’approfondimento della conoscenza della persona giusta. Per non parlare dei figli. Nel giro di un battibaleno, quando ancora negli occhi abbiamo l’immagine di un esserino inerme bisognoso di cure, ci troviamo di fronte un essere umano adulto pronto a giudicarci senza pietà. E poi ancora, nel giro di una manciata d’anni assistiamo sbigottiti alla decadenza del nostro corpo, spesso preludio del più grave rimbecillimento.
Tutto ciò accade, inesorabilmente, mentre continuiamo a giocare la nostra partita e a perdere pezzi importanti della scacchiera. Un’antica leggenda narra che sia stata proprio la Morte a inventare il gioco degli scacchi, per poter rendere più divertente un lavoro tutto sommato piuttosto noioso. Tutti gli altri giochi li ha inventati l’uomo introducendo una componente che negli scacchi manca: l’alea.
Il Caso o la Fortuna rappresentano l’intervento positivo del Trascendente nelle cose umane, una sorta di benedizione che incorona il vincitore. L’illusione di poter vincere da parte di chi nasce perdente e muore, perduto.

sabato 29 agosto 2009

venerdì 28 agosto 2009

FRANCESCO ROSI - Cadaveri eccellenti

LA VERITA' NON E' SEMPRE RIVOLUZIONARIA.

BRAMIERI-DEL FRATE-PISU: Vademecum Tango (1964)

FRAMMENTI DI BUONA TV

mercoledì 26 agosto 2009

FICHI D'INDIA






Sotto il sole saraceno
Le verdi pale spinose
S’innalzano rompendo i bianchi
Muretti pietrosi.
Urlano verso il cielo arido.
Il verde popolo implora muto
La sacra benedizione della pioggia.
Sotto il sole saraceno
Splendono rossi e arancioni
I frutti scorbutici.
Come uomini offesi dalla vita
Nascondono sotto la spessa corteccia spinosa
Un dolce mistero, profumato di Sud.

MARIA CARTA - Dilliriende

ANTICHE SONORITA'

VICENTE AMIGO -Tangos Del Arco Bajo

FLUSSI D'ENERGIA

martedì 25 agosto 2009

IL PAESE DIMENTICATO






- Buonasera, è lei padre Onofrio Raggiante?
- Buonasera a lei…sì, sì…sono io…mi dica.
- Ecco…mi sono appena trasferito qui in paese e ho pensato di venirla a trovare…
- Ah! Bene! Bravo! Un nuovo parrocchiano! E giovane pure!! Mi scusi…perdoni il mio entusiasmo..ma sa…questo è un piccolo paese….e gli abitanti sono tutti anziani…come vede anch’io sento il peso degli anni…e quando capita di incontrare un giovane il cuore mi si allarga….
- Forse ho ancora un aspetto giovanile, ma le assicuro, padre, che ho molte primavere alle mie spalle!
- Ma sì, ma sì….dicono tutti così…appena superano i quarant’anni si sentono vecchi…ma sa che le dico? Qui in paese l’età media è di circa settantacinque anni!! Si rende conto? Lei, qui da noi è un ragazzino! E poi, caro signor…? Come si chiama?
- Mi scusi, non mi sono ancora presentato….mi chiamo Nero De Profundis.
- …..NNero? De Profundis!! Mi sta prendendo in giro! Ahah…è uno scherzo…
- Non mi piace scherzare sul mio nome…e questo è il mio nome!
- No..no..non volevo….abbia pazienza! Il suo è un nome…..inusuale..ed è ormai troppo tempo che non faccio una nuova conoscenza…mi perdoni, la prego.
- Non importa, ormai ci sono abituato…il mio nome potrà suonare strano…ma le assicuro che nessuno lo ha mai più dimenticato….
- Certo, certo…mi rendo conto. Dunque…mi diceva che si è appena trasferito in paese…bene, bene! E di cosa si occupa?
- Diciamo che mi occupo di trasporti….
- Trasporti…..bene!...Anche se non capisco…qui in paese non ci sono fabbriche, né opifici, né imprese commerciali….pensi che non c’è manco una farmacia!
- Lo so, conosco il paese. Ma io non trasporto merci…
- Aaaaaaah , ecco! Persone! Ma certo! Qui i trasporti pubblici sono pressoché inesistenti! Ci voleva…ci voleva proprio! Lei avrà notato..caro signor Nero, che questo è un paese quasi morto…qui vivono anziani che sono soli al mondo…pensi che da più di dieci anni non arriva una lettera, una cartolina…che dico…una pubblicità postale! Nulla! Rimanga fra noi…mi raccomando…qui non arrivano più neanche le cartelle esattoriali! I certificati elettorali…le bollette dell’energia elettrica!....Anche il mio vescovo è muto da anni! Ma io mi dico: i vescovi si fanno sentire quando c’è da risolvere problemi, da censurare comportamenti, da appianare divergenze…Se tutto tace vuol dire che va tutto bene…che modestamente faccio il mio dovere fino in fondo…con l’aiuto del Signore!!
- Posso capire questa mancanza di collegamenti fino a un certo punto…come fate per il danaro? Evidentemente qui non arrivano neanche i soldi delle pensioni…come campate?
- E’ vero, ma è questo il bello della nostra piccola comunità: aver scoperto che il denaro non ci serve. Tutti possiedono un orto e animali domestici, il cibo genuino non manca mai…i miei parrocchiani invece di fare offerte in denaro mi danno tutto quel che mi serve per vivere….
- E gli ammalati? Come fanno coloro che hanno bisogno di cure e di farmaci?
- Cristo è grande! Caro fratello, qui non ci sono ammalati. Siamo tutti vecchi…ma in salute…grazie a Dio!
- E quando muore qualcuno­­­­­? Come fate per le esequie e la sepoltura?
- Il buon Dio ci tiene sotto le sue amorevoli braccia….da oltre dieci anni non muore nessuno qui.
- E tutto questo le sembra normale?
- A dire il vero all’inizio ebbi forti paure, non riuscivo a trovare il senso di quanto stava accadendo….poi ho pensato che Iddio volesse metterci alla prova…volesse metterci nelle condizioni materiali e spirituali di abbracciare uno stile di vita vicino al Vangelo. Saremmo stati capaci di vivere senza miti né idoli, praticando la solidarietà e la carità? E ho esortato tutti i fedeli a seguire il sentiero di luce che il Signore ci ha posto davanti agli occhi….
- Ahahahahahah!
- Perché, fratello, ti beffi di noi? Eppure, se tu ora sei qui con noi, c’è un disegno celeste che riguarda anche te! La tua risata suona come una bestemmia!
- Sbagli…sei tu che bestemmi! Sei un presuntuoso! Sei un prete presuntuoso…una razza pericolosa che in questi ultimi tempi si sta diffondendo in modo pernicioso….
- De Profundis!! Rispetto! Abbi rispetto per l’abito che porto!
- L’abito che porti non ti rende migliore degli altri…anzi…esso è un segno…anzi è il segno che tu più degli altri dovresti essere consapevole di essere solo un uomo, ovvero l’unico essere in grado di comprendere i propri limiti ma incapace di contenersi. Il tuo essere prete deve rappresentare questa contraddizione: sei un lercio peccatore come tutti ma come tutti puoi aspirare a Dio, Dio ti ha concesso il privilegio di essere un suo strumento, ma non perché sei il migliore fra gli uomini…bensì perché tu sei uno dei peggiori!
- Sono allibito!! Ma cosa ne sai tu….ometto trasportatore, di fede, di verità e di teologia??? UN CAZZO!! Non sai un cazzo e ti permetti di parlarmi cosi? Che tu sia maledetto!!!
- Eccolo qui….il buon vecchio essere umano che tracima dalla rigida bardatura nera del sacerdote!! Avanti…avanti….manifestati pure in tutta la tua bassezza!! Tu sei figlio di Caino ed io non lo dimentico mai, tutta la tua dottrina da seminario regionale te la puoi cacciare giù per il sedere…per quello che vale. La tua genealogia abbonda di violenti, di grassatori, di assassini e prostitute, solo nell’ultimo secolo i tuoi avi si sono dedicati alla più rispettabile truffa, all’incruenta corruzione e al furto silenzioso.
- Ma che dici!!!Sei pazzo! Straparli di cose a te sconosciute! Dio santo..aiutami!!
- Straparlo? Tuo nonno si chiamava Onofrio come te. Era un grande bestemmiatore e ubriacone, faceva la guardia campestre e durante il lavoro notturno si dedicava all’abigeato. Suo figlio Filippo, il tuo amatissimo padre, con i denari dei furti di bestiame faceva lo strozzino. E tu fosti messo in seminario perché tuo padre aveva dei fondatissimi dubbi sul fatto che tu fossi realmente suo figlio…
- CHI SEI?? Avanti…dimmi chi sei…DIMMELO!!! Ho capito…ma sì…ti manda il vescovo!Qualcuno avrà parlato male di me…della mia comunità…del nostro paese…avanti confessa!!
- Nessuno ha parlato di te, nessuno parla di questo paese, il vescovo che hai conosciuto è morto da nove anni e il suo sostituto non sa nulla di nulla….questo paese non fa parte della sua diocesi….non appartiene ad alcuna diocesi…questo paese non esiste più….
- Ti ostini a mentire!! Pensi di farmi paura!! Ma sai che ti dico? Anche se così fosse a me non importa…qui, in questo luogo dimenticato dagli uomini è avvenuto un miracolo, il Signore ci ha prescelti per farci vivere secondo il santo Vangelo!! E questo mi basta…
- Prete!! Continui a peccare di presunzione…ti costerà caro…molto caro!
- Sei un fraudolento! Ti sei presentato a me sotto mentite spoglie per carpire i segreti del nostro miracolo….ma la mia fede è illimitata….Dio vede tutto e la Provvidenza scende generosa sulle nostre teste…è sempre stato così….
- Sei un babbeo! Non conosci la storia e credi alle storielle che il clero confeziona per i mistici creduloni e le ipocrite bizzoche che popolano le chiese e gli oratori…..la favoletta che Dio è dietro ad ogni angolo pronto a soccorrerti è francamente amena! Hai idea di cosa sia l’universo? Ti rendi conto quanti siano i pianeti abitati come il nostro? …Noo, sei troppo scemo per arrivarci da solo….
- Cosa mi racconti adesso? L’universo, i pianeti…qui si parla di Dio…non di geografia astronomica!
- Ascolta! Coglione con la tonaca! Rispondi a questa domanda: dov’era Dio quando i nazisti hanno torturato e massacrato milioni di persone? Dov’era Dio quando gli americani hanno spazzato via due intere città con la bomba atomica? Dov’è Dio quando ogni anno muoiono di fame e di sete milioni di uomini, donne e bambini? Dov’è Dio ogni qualvolta un essere umano lo invoca disperatamente e sinceramente?
- Dio è lì, dove c’è il dolore e si consuma l’ingiustizia, ma egli non vuole intervenire per consentire all’uomo di scegliere fra il bene e il male….
- Sei patetico! Secondo quanto dici, Dio assisterebbe a tutto questo orrore senza far nulla …in attesa che qualcuno faccia qualcosa di buono. E secondo te, cosa potrebbero fare alcune persone di buona volontà per sfamare milioni di affamati?....Te lo dico io: nulla. La risposta è un’altra ed è anche piuttosto semplice: Dio non c’è.
- Eccolo là!!! Lo sapevo…lo sentivo….vuoi propagandare l’ateismo…sei un servo del demonio…ecco chi sei!!!
- Ho detto che Dio non c’è….non che Dio non esiste.
- Adesso vuoi confondermi coi tuoi diabolici sofismi…ma non mi convinci..sei un’apostata!
- Dio non è presente, non è fra noi. Lui ci ha affidato la Terra e un giorno ci chiederà di rendergli conto. Con questo non dico che si disinteressa di noi…ma solo che ha altro da fare. Ogni tanto incarica qualcuno di dare un’occhiata, di controllare, oppure di occuparsi di coloro che non sono più…Ecco…quel che è accaduto è semplice….per un po’ di tempo nessuno si è occupato di voi…siete stati dimenticati.
- Dimenticati? Vuoi dire che il buon Dio si è scordato di qualche centinaio di persone, tutte bravi fedeli e buoni cristiani? Si è dimenticato anche del suo umilissimo servitore! Di me, che gli ho dedicato tutta la mia vita e tutte le mie forze?
- Sì…è accaduto proprio questo. E per questo motivo sono stato mandato qui. Per porre rimedio a questa situazione…
- E chi sei tu? L’Arcangelo Gabriele? A me sembri un grandissimo stronzo!
- Non sono un angelo, io mi occupo solo di trasporti…
- Ancora!! Continui a beffarti di me! Trasporti!....Ma sentite che roba….Dio ti ha ordinato di deportarci in massa da qualche altra parte? Sei sicuro di non essere un Testimone di Geova?
- Mi rendo conto che è difficile credere a quello che ti dico…e sarà ancora più difficile credere a quello che sto per dirti…
- Che altro? Stanno arrivando i torpedoni? Tra poco si parte?
- Non servono mezzi….non trasporto persone….
- Ma se mi hai detto che non ti occupi di merci!!! Se non trasporti merci devi trasportare persone…non vi sono alternative!
- Invece sì…..io faccio il trasportatore di anime….tu sai di cosa sto parlando.
- Aaaanime!.....il signor…..Nero……De Profundis….trasportatore….di anime…
- Sì…sono qui per questo…
- Ma…ma la Morte…
- La Morte è già passata di qui, molte volte, in questo paese non vive più nessuno….siete tutti morti da tempo, ma non ve ne siete accorti, soli e impegnati a sopravvivere non vi siete accorti del vuoto che cresceva intorno a voi.
- Non posso crederci!! E’ tutto così assurdo! Siamo tutti morti! Il paese è morto! Siamo stati dimenticati! Tante vite inutili! Dopo di noi il nulla!
- Consolati Onofrio, anche prima di te c’era il nulla…..ti è stato concesso di capire, ti è stato concesso di essere. Persino la Morte ti è stata lieve.
- Come un fiore….sboccia, vive qualche giorno… e poi secca….
- Esatto….come un fiore….é ora di andare.
- Non posso….non posso accettare quest’assurdità….la mia mente si rifiuta….
- La tua mente si rifiuta? Proprio tu …un sacerdote….ti appelli alla razionalità? Ma se alla base di tutto ciò che hai fatto e di tutto ciò in cui credi c’è il mistero…se fino a un momento fa hai celebrato un mistero che è quanto di più estraneo ad ogni raziocinio.
- Ma il mistero di Cristo rappresenta la redenzione e la salvezza. Tu mi hai prospettato un mistero cupo e disperato….in cui Dio è assente…come potrei accettarlo?
- Non sei in condizione di potere…ma di dovere…ricordi le ultime parole del Figlio dell’Uomo sulla croce?
- ….Dio…perché mi hai abbandonato?
- È il mistero dell’abbandono….
- È atroce!
- È la vita ad essere costellata di ingiustizie e atrocità ed è sempre l’uomo a commetterle…su, andiamo..
- Una domanda….ti prego..
- L’ultima…
- Dio ci salverà?
- No.


RYUICHI SAKAMOTO - Free Trading 1987

RICORSI MUSICALI

RICCARDO PANGALLO - abbandonati nello spazio

causa forza maggiore